Prevenire e sostenere con l’Osteopatia

L’osteopatia può dare ai pazienti oncologici che hanno bisogno di un intervento chirurgico un aiuto sia in fase pre che nel post operatorio, i trattamenti preventivi all’intervento stesso, hanno l’obiettivo di migliorare il recupero post intervento, attraverso un riequilibrio corporeo non solo strutturale. Spesso la persona deve effettuare un’anestesia totale se l’intervento è particolarmente demolitivo, quindi ripulire da disfunzioni costali ad esempio, fasciali e, liberare retrazioni nel tratto cervicale, può agevolare un’estubazione più celere evitando lunghi momenti in terapia intensiva.

Poter essere di sostegno nel post intervento chirurgico di una donna mastectomizzata, in una persona con una colectomia parziale o totale, non solo a livello somatico ma a livello energetico potendo ridare mobilità ai tessuti stressati, drenare in modo efficace usando tecniche specifiche sugli organi emuntori, lavorando anche su eventuali ausili esterni che il paziente deve tenere per un periodo, diventa di grande sollievo.

Vi è poi il sostegno alla terapia farmacologica, che spesso viene utilizzata non solo per attenuare il dolore ma per far si che, ad esempio, si evacui con più facilità o perché vi è una concomitanza di comorbilità che porta la persona a dover prendere fino a 15, 20 farmaci al giorno di vario tipo. Pensiamo ai betabloccanti o ai farmaci per la pressione per far si che i sistemi corporei possano continuare a funzionare. Oggi non sono più le uniche armi della medicina allopatica. Il medico non ha solo questo strumento per far stare meglio il suo paziente, sempre più spesso infatti, viene richiesto l’aiuto dell’equipe che sostiene anche in altro modo il recupero del paziente.

Un aiuto concreto

Ed ecco dove possiamo noi osteopati essere d’aiuto, se già miglioriamo il dolore o liberiamo l’intestino da restrizioni fasciali permettendo al paziente di evacuare più serenamente, oppure lavoriamo sul sistema neurovegetativo avremo a breve o medio termine miglioramenti che possono portare ad una diminuzione di alcuni farmaci. Pensiamo alle pseudo lombosciatalgie da allettamento o all’ansia anticipatoria, prima di un intervento chirurgico e a come, non andando lontano con l’ipnosi o con tecniche di focalizzazione, si riesce a gestire l’evento senza caricarsi di ansiolitici. Noi osteopati, siamo di sovente spesso inseriti nell’equipe per sostenere i cambi umorali che sono associati proprio all’utilizzo sempre maggiore di farmaci, concausa di un peggioramento globale della persona che si trova ad essere in balia di decisioni non condivise bensì subite, o intossicata poi da eccesso di utilizzo di vari sostanze chimiche, poiché ogni specialista continua a caricare di pasticche, polveri e creme e l’utente, incapace di prendere decisioni per mancanza di conoscenza sull’argomento, si fida per paura di non fare la cosa giusta.

Noi siamo al fianco della persona con un tumore durante le terapie attive come la chemioterapia, l’immunoterapia e la radioterapia. Si deve sapere che il controllo dell’emotività nel malato oncologico è fondamentale per il miglioramento delle sue condizioni, la stanchezza e lo sconforto che derivano dall’affrontare una situazione così complessa, determinano spesso, un abbandono della terapia farmacologica specifica, estremamente utile alla regressione di malattia e, a volte si arriva anche alla rinuncia all’operazione, trattamento che invece potrebbe risolvere tutto o in parte la patologia tumorale.

Gli effetti collaterali sono a volte molto faticosi da dover affrontare, eritemi, stipsi o diarrea, nausea, stanchezza importante e perdita dell’appetito possono mettere non solo il paziente ma anche i familiari in crisi. L’osteopata può sostenere e far diminuire una serie di sintomi donando possibilità di prosecuzione alle terapie attive. Attraverso il contatto fisico ed empatico, lavorando sul sistema cranio sacrale, sugli organi emuntori, sul sistema neurovegetativo, liberando disfunzioni che si vengono ad instaurare per posizionamenti prolungati durante le infusioni ad esempio.

“Come mio nonno, vecchio orologiaio che usava strumenti piccolissimi per tarare ingranaggi di meravigliosi orologi antichi, così con minuziose manipolazioni e controlli di efficacia noi dobbiamo e possiamo stimolare il corpo a mantenere il benessere o nell’aprire nuove possibilità all’auto-guarigione”.
Sieva Durante
Osteopata
“Conosci la tua anatomia e la tua fisiologia, ma quando poni le mani sul corpo di un paziente, non dimenticare che vi abita un’anima vivente”
A.T. Still
Medico
“Non muovere mai l’anima senza il corpo, né il corpo senza l’anima, affinché difendendosi l’uno con l’altra, queste due parti mantengano il loro equilibrio e la loro salute”.
Platone
Filosofo e Scrittore

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